È passato lo straniero🎼... questa volta per fortuna! @dariofrance
L'avevo sempre detto io! Perché solo i calciatori? In ogni campo, quando serve, prendiamoli all'estero! Beh, è successo, e con grande successo‼️
Grazie alla tanto criticata riforma di Franceschini che ha permesso una selezione internazionale, sette direttori stranieri hanno preso in carico i maggiori musei italiani e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: boom di visitatori, scelte logistiche e organizzative che hanno anche sveltito le file. Qualche numero: entrate oltre il 10% in più agli Uffizi (Elke Schmidt) quasi il 6% a Brera (Peter Bradburne), a Urbino il Ducale (Peter Aufreiter) registra il 40% in più di introiti, a Mantova il Palazzo Ducale (Peter Assman) arriva a più 51%, per non parlare di Capodimonte (Sylvain Bellenger) che a Pasqua ha registrato un + 120%! E anche a Paestum è andata benissimo. Allora avevo ragione... quando serve, prendiamoli all'estero! Cosa aspettiamo a informarci su chi si occupa delle nettezza urbana a Lugano o su chi gestisce la manutenzione del manto stradale a Tokyo? Poi passiamo il numero alla Raggi.
"La riscossa dei musei italiani salvati dai direttori stranieri" titola La Stampa
Nel 2015 le nomine provocarono molte polemiche. Ma il boom di visitatori premia la gestione dei nuovi manager
L'avevo sempre detto io! Perché solo i calciatori? In ogni campo, quando serve, prendiamoli all'estero! Beh, è successo, e con grande successo‼️Grazie alla tanto criticata riforma di Franceschini che ha permesso una selezione internazionale, sette direttori stranieri hanno preso in carico i maggiori musei italiani e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: boom di visitatori, scelte logistiche e organizzative che hanno anche sveltito le file. Parlano i numeri: entrate oltre il 10% in più agli Uffizi (Elke Schmidt) quasi il 6% a Brera (Peter Bradburne), a Urbino il Ducale (Peter Aufreiter) registra il 40% in più di introiti, a Mantova il Palazzo Ducale (Peter Assman) arriva a più 51%, per non parlare di Capodimonte (Sylvain Bellenger) che a Pasqua ha registrato un più 120%! (Non era quel direttore contestato dai dipendenti perché lavorava troppo?...) E anche a Paestum è andata benissimo. Ma se ci informassimo su chi si occupa delle pulizie cittadine a Lugano o della manutenzione del manto stradale a Tokyo?
Siamo senza parole e senza conoscenze. Siamo senza.
Ho appena visto "Le parole" il programma che Massimo Gramellini conduce su Raitre il sabato sera. L'avevo registrato, e così non mi sono persa quel breve e disgustoso servizio sulle conoscenze di base della nostra gioventù. Il disgusto lo provocano le loro risposte: Leonardo dipinge la Gioconda nel 20' secolo, l'unità d'Italia verso il 1980/85, in altre inchieste ho sentito collocare Hitler negli anni '70 o attribuire "I promessi sposi" a Dante. E Leonardo da Vinci dov'è nato? Non ce n'è stato uno che abbia risposto Vinci! Per molti era Milano, o Toscana, Ravenna.. e persino Bollate! Forse c'è una via Leonardo da Vinci ed è bastato per dargli i natali? Sì, ci può far ridere, ci può far sentire superiori, ma spero ci faccia sentire soprattutto disperati! Senza parlare dell'incapacità di esprimersi, della miseria lessicale, della ripetizione di frasi fatte... È a loro, a questa vasta generazione che a breve sarà affidata la crescita, lo stile, la gestione del nostro Paese. Con queste e altre premesse, se guardo al futuro.. preferisco chiudere gli occhi.