un grazie a Gramellini e un impegno
Sono ancora molto ignorante e impacciata nel web.. solo dopo 10 gg dall’apertura del blog, ho trovato il post in cui Massimo Gramellini consiglia di visitarlo! Certo, lo sapevo, e alcuni di voi me l’hanno scritto, ma soltanto ora ho letto le sue parole, e voglio lasciare qui, insieme all’affetto e alla stima, una pubblica dichiarazione di gratitudine per la sua segnalazione. Dire che è un onore è poco, e la sua stima mi ripaga di tante ferite. E’ proprio lui che mi ha spinto ad aprire questo blog, ha avuto la sensibilità di capire la mia esigenza di ritrovarvi, ora che dopo sei anni non ho più il programma quotidiano alla radio. Così posso non solo esprimermi, ma continuare anche ad ascoltare le vostre di opinioni, e già in questi pochi giorni ne ho lette molte e a molte ho risposto. Ringrazio i tanti che hanno seguito il suggerimento di Gramellini, sperando di non deludere né lui né voi. Ma a parte le opinioni, vorrei in questo blog travasare alcune informazioni che il lavoro, le interviste, gli incontri professionali, ma anche certi approfondimenti personali, mi hanno portato a conoscere. Non opinioni, informazioni. Forse sorprendenti, di sicuro scomode, come spesso è la verità o anche solo una novità che possa far traballare certezze accantonate. Siamo un Paese di opinionisti, ma le opinioni non si dovrebbero formare sulle informazioni? Troppo spesso non le abbiamo e troppo spesso non le chiediamo. Così si segue un’onda emotiva, non un nostro ragionamento, si sta da una parte o dall’altra senza avere i dati per deciderlo con la nostra testa. Ma non eravamo un Paese di pensatori? Oggi non si pensa più, si fa il tifo.