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18 Marzo 2021 , Scritto da enrica bonaccorti

Gli errori non cessano di essere errori perché diventano di moda. (Chesterton)

Gli errori non cessano di essere errori perché diventano di moda. (Chesterton)

Dal primo momento ho pensato che, di tutte le sciocchezze che Harry ci aveva già mostrato di essere in grado di fare, quella di sposare Megan Markle fosse la più grave. Ma fin dall’inizio della Telenovela ho sentito soprattutto mielosi commenti e commossi paragoni con la principessa Diana, mentre io vedevo solo un’ipocrita arrampicatrice che affondava il suo tacco 12 nel ventre molle di una insperata magnifica preda. Indimenticata rubacuori fin dai tempi del liceo, sull’album aveva già attaccato figurine preziose: un paio di attori, un rapper, un campione di basket, un magnate argentino, un rampollo miliardario, come tutti gli altri del resto, fino al potente produttore che sposa a piedi nudi su una spiaggia Jamaicana, nelle bomboniere per gli invitati un profumato prodotto locale. Un paio d’anni e divorzia, libera così di fidanzarsi con uno chef Italo-canadese famosa star televisiva, con cui stava per andare a convivere. Sì, la duchessa di Sussex stava per diventare la signora Vittiello! Mentre organizzava il trasloco non immaginava certo che un incontro imprevedibile avrebbe fatto traslocare tutta la sua vita su un altro pianeta... La sua scarpina di cristallo ballò ancora per poco fra i polli arrosto poi si concentrò sui passi giusti per arrivare al casquet finale fra le braccia del principe. O forse ci è cascato lui fra le sue braccia? Lieve ironia, se fossi la Litizzetto mi potrei permettere di dire “Dal pollo arrosto al pollo”... Sicuramente ci sono tante donne dal cuore tenero che credono al cuore puro di Megan, ma credo che siano destinate a diminuire perché è sempre più evidente che, dal matrimonio in poi, la ragazza ha seguito un percorso ben preciso per farle conquistare l’unico Regno che le interessi: Los Angeles, California, America. Questo vedevo e prevedevo fin dalle prime mosse, e questo è accaduto. Mi è capitato di essere chiamata a dare la mia opinione, e confesso che mi sono sentita ‘la cattiva della compagnia’ nel dire come la pensavo e quel che presagivo, circondata da colleghi, e soprattutto colleghe, che invece esaltavano la storia d’amore rintuzzando ogni dubbio e condannando i miei. Una sola voce è sempre stata concorde con la mia, ma la più attendibile, informata e competente, quella di Antonio Caprarica. Anche nel prevedere il finale: divorzio. Megan coperta d’oro regina in esilio in America, Harry con la corona fra le gambe dall’altra parte del mondo, e forse in giro per il mondo recuperando un ruolo o perlomeno la sua individualità. Lei ha già fatto goal, il suo trono glamour non glielo può più togliere nessuno, sappiamo quanto gli States si inchinino incantati alla nobiltà europea. L’archetipo di Cenerentola si fonde con Pretty Woman, due favole irresistibili che intersecandosi si esaltano, in cui si infiltrano altri temi forzati ma di sicura presa mediatica: vittimismo, femminismo, razzismo. Tre cavalli vincenti che Megan cavalca alla grande (chissà che direbbe la Littizzetto) e che oltre ogni evidenza, le faranno vincere tanti altri premi e convincere tanti altri scemi, direbbe sempre la Littizetto...

 

 

 

 

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