Amore.. Amò... Amo...🥀
C’è una parola bella e importante che sta perdendo bellezza e importanza, che significa sempre meno, che ormai ha lo stesso peso di un ‘cioè’ e persino la stessa frequenza compulsiva: la parola è Amore. Da giglio raro e prezioso è diventata una gramigna che invade ogni prato di conversazione, sostituisce ogni nome e scherma ogni sentimento. Si chiama Amore anche chi non ti sta nemmeno simpatico, non ci si fa problemi a mandare a quel paese qualcuno chiamandolo Amore, anche pesantemente. “Amore, ora mi hai rotto il c-xx!” non esce solo dalle bocche di una coppia che s’azzuffa, ma circola con disinvoltura fra adolescenti e non. Variante regionale: Amò, ultima generazione: Amo.
In ogni caso non si tratta di Amore.
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